In questa tavola del 1928 si percepisce chiaramente l’amore di Bruzzese per il mare. Ma al di là di questo dato, l’artista non cede mai il passo al sentimentalismo, mostrando invece grande lucidità nel suo rigore esecutivo. Guardando questo dipinto si avverte chiaro il rumore del mare, suggerito dall’incresparsi delle onde sul bagnasciuga, rese con una pennellata materica e bianca che contrasta con l’azzurro, più o meno intenso, delle acque. Nelle opere di Bruzzese non c’è simbologia cromatica: i colori sono quelli della natura, le barche sono scurite dal tanto navigare, e le case avvolte dalla luce calda del tramonto.
